Paddle surf o SUP sul Nilo, è possibile?

È possibile fare paddle surf o SUP nel Nilo? Questo sport acquatico è diventato molto di moda negli ultimi anni, non solo per i suoi benefici per la salute, ma anche per il suo fascino come esperienza di svago a sé stante. In questo post rispondiamo a questa domanda e vi forniamo maggiori dettagli.

Sì, è possibile fare paddle surf sul Nilo.

Il paddle surf, noto anche come stand up paddle boarding o SUP, è uno sport acquatico in cui il paddler è in grado di pagaiare e surfare su una tavola da stand up paddle. l’utente naviga in piedi su una tavola simile a una tavola da surf. (anche se non è lo stesso) e viene spinto per mezzo di un remo. È un esercizio di equilibrio e serve a rafforzare le braccia e tutta la parte superiore del corpo.

La sua pratica è diventata popolare in tutti i tipi di corpi idrici, naturali o artificiali. E tra questi ci sono i fiumi. È quindi logico chiedersi se sia possibile fare paddle surf nel Nilo. La risposta è “sì, si può”, perché anche questo mitico fiume ha preso la febbre per questo sport, emulando quello che si può già fare in altri grandi fiumi del mondo, come la Senna a Parigi o il Guadalquivir a Siviglia.

Dove fare SUP sul Nilo

Detto questo, resta da chiedersi dove si possa fare paddle surf sul Nilo, che è il fiume più grande dell’Africa e solo in Egitto si estende per circa 1.500 km. La buona notizia è che esistono diversi luoghi in cui è possibile praticare questa attività.

Aswan-Luxor, la sezione delle stelle

Come per la maggior parte delle attività acquatiche sul Nilo, è più facile praticare il SUP nel tratto da Assuan a Luxor. Si tratta di uno specchio d’acqua stabile, dove possono viaggiare le barche a motore dei crocieristi, ma anche le imbarcazioni a vela, come le dahabiya e le falucche, queste ultime più piccole. La diga di Assuan, situata chilometri più a monte, fa sì che il fiume scorra in modo fluido e costante e, se si pagaia in quella direzione (Assuan-Luxor), si pagaia a valle, il che rende l’esperienza più facile.

Inoltre, a differenza dei tratti precedenti del Nilo nei Paesi subsahariani, non c’è il rischio di incontrare la pericolosa fauna acquatica come i coccodrilli.

I più esperti e sportivi osano percorrere lo stesso itinerario delle crociere in barca a vela, con soste in siti iconici come il tempio di Kom Ombo, le antiche cave di Gebel el Silsila o l’isola naturale di Gezeret Elshbeka, e persino Edfu.

Tuttavia, per i meno esperti o addirittura per i principianti, è possibile effettuare piccole escursioni nei dintorni della città in questione. Ad esempio, ad Assuan, arrivando all’Isola Elefantina o al villaggio nubiano.

Il Cairo, un’opzione (già) praticabile

Il fiume Nilo è un’altra delle principali attrazioni turistiche della capitale, Il Cairo. La sua isola centrale, Zamalek, è uno dei quartieri più trendy, con luoghi di intrattenimento di alto livello. La gita in barca è un’esperienza che molti viaggiatori includono nel loro programma.

Fortunatamente, di recente sono sorti anche club acquatici che offrono la possibilità di praticare il paddle surf sul Nilo che attraversa la capitale. In questo caso, si tratta di attività brevi, ma sufficienti per vedere questa megalopoli da un altro punto di vista, con la Torre del Cairo che si staglia in silhouette sulla riva occidentale.

Oltre a tutto questo, naturalmente, c’è la possibilità di praticare il paddle surf nelle città costiere del Mediterraneo e del Mar Rosso, come abbiamo già detto in altri post del nostro blog.

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