La Bibliotheca Alexandrina è senza dubbio una delle grandi attrazioni turistiche della città di Alessandria, soprattutto per gli amanti della cultura in generale e dei libri in particolare. In questo post vi raccontiamo cosa potete trovarci se decidete di visitarla durante il vostro soggiorno in questa città.
Un po’ di contesto
La Biblioteca di Alessandria era uno dei più importanti centri del sapere del mondo antico, una vera e propria icona della civiltà che l’ha fatta nascere: l’Egitto dell’epoca tolemaica, dove si mescolavano le tradizioni egizie e greche. Fondata nel III secolo a.C. in questa città sulle rive del Mediterraneo, allora capitale e centro di potere, decadde nel tempo fino a cessare di esistere in un momento imprecisato dei secoli successivi, probabilmente a causa di catastrofi come incendi e rivolte.
Sebbene non esistano dati affidabili sulle sue collezioni, si stima che al suo apice potesse contenere più di 100.000 opere, oltre a organizzare eventi letterari e di altro tipo. Occupava quindi un posto di rilievo in una città che aspirava a essere l’erede di Atene come città che diffondeva la cultura ellenistica. Inoltre, la sua memoria e la sua eredità sono rimaste vive in epoche e civiltà successive, come il Rinascimento.
La Bibliotheca Alexandrina di oggi
Alla fine del XX secolo, in un momento di ricerca e di recupero del mondo antico, e anche in un contesto di promozione turistica della città, si decise di costruire una nuova bibliotecaIl nuovo edificio, ispirato a quello antico, sarebbe un moderno centro di conoscenza, aperto a tutte le culture del mondo.
Il progetto è stato quindi patrocinato dall’Unesco e ha coinvolto importanti istituzioni e personalità di diversi Paesi. Infatti, gran parte del suo patrimonio (che comprende centinaia di migliaia di libri e documenti) è costituito da donazioni, in particolare della Biblioteca Nazionale di Francia, ma anche della Fondazione Nobel, che ha dato vita alla Sezione Nobel, con libri e oggetti di tutti i vincitori del Premio Nobel per la Letteratura dalla sua creazione nel 1901 a oggi.
Gli architetti che hanno progettato l’edificio sono norvegesi (Snøhetta) e hanno utilizzato materiali e concetti contemporanei (cemento, vetro, alluminio, spazi ampi e aperti), ma con ispirazioni e cenni a quella che doveva essere l’originaria Biblioteca di Alessandria e alla civiltà che le ha dato vita. Per questo motivo, utilizza anche la tradizionale roccia di Assuan; ci sono grandi colonne in riferimento alle sale ipostile; è di forma circolare in riferimento al dio sole Ra; e la sua facciata principale presenta bassorilievi con calligrafie delle lingue del mondo.
Aree principali della Bibliotheca Alexandrina
Come l’originaria Biblioteca di Alessandria, che in realtà era composta da due biblioteche e faceva parte di un più ampio recinto dedicato alle Muse (Museion), la Bibliotheca Alexandrina è in realtà un grande centro culturale che va oltre ilconcetto di biblioteca.
Ad esempio, sul sito sono presenti diversi musei con una varietà di temi:
- Museo di Antichità, con pezzi legati soprattutto alla storia della città e dei luoghi circostanti. Ad esempio, le antichità scavate in lavori archeologici subacquei.
- Museo dei Manoscritti, tutti digitalizzati.
- Museo Sadat, con opere donate dall’ex presidente e premio Nobel per la pace Anwar el-Sadat.
Per quanto riguarda la biblioteca stessa, si possono evidenziare i seguenti spazi:
- La biblioteca centrale, con undici piani e una capacità di contenere fino a 8 milioni di libri, sarà costruita al primo piano del nuovo edificio.
- La sezione Nobel
- Biblioteche specializzate, tra cui la biblioteca Taha Hussein per gli ipovedenti
- Altre unità di istituzioni culturali internazionali, tra cui l’Unesco
Per tutti questi motivi, entrare e “perdersi” nella Bibliotheca Alexandrina è un’esperienza che conquisterà gli amanti del sapere. Se questo è il vostro caso e vi recate in Egitto con questa intenzione, potete contattarci per organizzare un’esperienza su misura. Organizzeremo i biglietti e vi forniremo la visita guidata di cui avete bisogno.